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mercoledì, Luglio 3, 2024
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Soccher crede nella sua Cooperativa: 123 anni di attività e un futuro davanti

Cooperativa di Soccher

Negli spazi inaugurati il primo marzo del 1900, la Cooperativa di Consumo di Soccher ha ospitato il pranzo sociale di soci e simpatizzanti. Oltre 50 persone hanno aderito all’invito del presidente Oliseo Salvagno, mentre la cucina è stata curata da un altro gruppo storico del volontariato locale: “Le sorelle Fontana Granda”.

Riavvolgendo il nastro, il sodalizio cooperativistico fu fondato da 34 persone che sottoscrissero l’atto costitutivo della società con lo scopo di acquisire all’ingrosso commestibili e altri generi necessari ai bisogni della vita, per poi distribuirli ai soci al prezzo di costo, in modo da agevolare le persone del paese. La Cooperativa era aperta pure ai territori contermini dell’Alpago e di Soverzene. E custodisce una storia di mutuo-aiuto tra le più antiche e importanti del Veneto: non a caso, fu fondamentale per il sostegno alle famiglie durante la Prima e Seconda Guerra Mondiale.

L’attuale presidente, Oliseo Salvagno, e tutto il consiglio di amministrazione portano avanti lo statuto centenario: offrire servizi, promuovere l’aggregazione, dare spazio al volontariato. A tale proposito, il pranzo sociale è stato un momento per tracciare anche il punto sul domani della Cooperativa, dove c’è un locale bar che ha una rinomata tradizione, oltre ad alcune sale dedicate alle riunioni, conferenze, iniziative, manifestazioni culturali e ludico-ricreative. «Stiamo valutando – ha affermato Salvagno – di sistemare e riqualificare parte degli edifici. È giusto che la Cooperativa sia sempre più accogliente e accessibile, anche per soddisfare le tante richieste di compleanni, feste di laurea, iniziative in genere. Ma è necessario raccogliere finanziamenti per ampliare l’offerta e dare nuove possibilità. In più, le potenzialità del turismo e dell’accoglienza sono ampie».

Soccher, infatti, rappresenta uno snodo importante delle ciclabili. Si pensi che da giugno, nel tratto Soverzene-Soccher, sono transitate ben 30mila persone (i dati sono certificati dal “conta-passaggi” all’inizio del percorso ciclo-pedonale), mentre i recenti studi dell’Associazione “Ecomuseo del Piave” rivelano come l’intera zona dell’Oltrerai sia ricca di storia e reperti. A maggio di quest’anno, in tre giornate, 200 persone hanno visitato i resti della necropoli del bronzo, sopra l’abitato di Soccher, meglio conosciuta come la piccola Stonehenge. Poi i sentieri sul Monte Dolada, il percorso delle Risorgive, il vicino teatro “Pierobon” di Paiane, da poco ristrutturato con 220 posti a sedere.

«Tutto ciò ci indica che le ciclabili, le proposte culturali, sportive e il nostro ambiente possono essere attrattivi. Crediamo nel turismo, nell’aggregazione, nella ristorazione, nell’accoglienza. E la Cooperativa di Soccher può svolgere un ruolo decisivo in questo senso. Stiamo lavorando a un progetto ad ampio respiro e se ci siamo trovati ancora in tanti – conclude Salvagno – significa che la comunità di Soccher crede nella sua Cooperativa. Grazie, infine, al volontariato locale e allo straordinario gruppo delle “Sorelle Fontana Granda” per l’organizzazione della giornata».

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