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Unione montana bellunese. Il sindaco risponde all’interrogazione. Le precisazioni di Lucia Olivotto

Oscar De Pellegrin, sindaco di Belluno

Belluno, 29 febbraio 2024 – “La sede dell’Unione Montana Bellunese resterà a Belluno, ma se fossi nella consigliera di minoranza Lucia Olivotto mi preoccuperei di ben altro, per esempio della situazione disastrosa di paralisi in cui da anni versa l’Ente per la mancanza di approvazione dei bilanci che non ne permette l’operatività. Non capisco davvero come mai per anni sia sfuggita, alla precedente amministrazione di cui lei faceva parte in qualità di vice sindaco e assessore al bilancio, questa gravosa situazione”.

Sono le parole di risposta del sindaco di Belluno Oscar De Pellegrin all’interrogazione a firma della consigliera Olivotto del gruppo Insieme per Belluno Bene Comune, all’ordine del giorno nell’odierna riunione consiliare.

“Fin dall’insediamento di questa Amministrazione, la problematica della paralisi dell’UMB è stata oggetto di discussione con la limitrofa Amministrazione di Ponte nelle Alpi – prosegue il primo cittadino -. La mancata approvazione dei rendiconti 2020 – 2021 ha infatti determinato il blocco delle attività dell’Ente, come già evidenziato dall’organo di revisione contabile e dalla Prefettura prima dell’inizio dell’attuale consiliatura.
A seguito di un lavoro di ricognizione straordinaria dei residui, che dura ormai da 15 mesi, è stato possibile portare in approvazione i rendiconti 2020 – 2021, dove è stato accertato un disavanzo al 31.12.2020 pari a 502.365,40 posto per Statuto a carico dei Comuni.
Il revisore dei conti in carica ha chiesto che si proceda ora all’approvazione del bilancio di previsione 2024, finanziando il disavanzo di 502.365,40 euro, al quale si aggiunge un disavanzo di esercizio di circa 100.000 euro. Questa è la situazione attuale che ci crea una forte preoccupazione, non la sede…”.

In quanto alla sede dell’UMB, oggetto dell’interrogazione, il primo cittadino rassicura sul mantenimento del servizio nel Capoluogo.

“Mi sento di rassicurare la consigliera rispondendo che la sede resterà qui a Belluno – conclude De Pellegrin -, per continuare ad erogare anche quel piccolo servizio che viene portato avanti dall’unico dipendente rimasto a 28 ore e che ringrazio per la disponibilità dimostrata, così come ringrazio tutta l’unità di missione e i due dipendenti in comando dai due Comuni.
Infine, per quanto attiene l’organismo di mediazione, si precisa che dal 1 gennaio 2024 le sedute di questo organismo di mediazione si svolgono al 4° piano del tribunale di Belluno, comunque siamo sempre disponibili a collaborare con l’ordine degli avvocati”.

Lucia Olivotto, dottore commercialista, consigliere di minoranza del Gruppo Insieme per Belluno bene comune

Nella seduta consiliare odierna ho presentato una interrogazione per sapere semplicemente
se quanto mi è stato riferito da alcuni cittadini fosse vero e cioè se la sede dell’Unione
montana Belluno-Ponte verrà trasferita in Comune di Ponte nelle Alpi.

Curiosamente il sindaco non si è limitato a dare questa risposta – per completezza si precisa che ha negato il possibile trasferimento – ma ha sferrato un attacco pesante e quanto mai inopportuno verso la sottoscritta quasi volesse addebitare al mio operato quale ex assessore al bilancio la grave situazione nella quale versa l’Unione montana.
Forse il sindaco non sa o non vuole sapere che la sottoscritta non ha mai avuto alcun
incarico all’interno dell’Unione montana e quale assessore al bilancio ho fatto ciò che dovevo e cioè sollecitare nelle sedi competenti le attività rivolte alla risoluzione dei gravi problemi che si stavano palesando.
Credo che eventali osservazioni – e non attacchi inopportuni nei modi e politicamente
estremamente scorretti – vadano eventualmente rivolte a chi aveva il potere decisionale, in
primis il presidente dell’Unione montana e non certamente alla sottoscritta.
Credo altresì che chi sceglie di governare dovrebbe sapere che si troverà di fronte a problemi anche pesanti, cosi come è successo anche all’amministrazione di cui ho fatto parte di fronte – per esempio- alla voragine del Bim Gsp ed alla situazione fallimentare di Sportivamente belluno, due eredità che pure avevano evidente paternità.
Meglio farebbe il Sindaco a portare in consiglio comunale temi di interesse per la Città
piuttosto che innescare polemiche sterili che dimostrano solo i nervi scoperti di una
amministrazione che gira a vuoto.

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