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Il fascismo ritorna anche per posta? Il francobollo intitolato al prefetto Italo Foschi, un personaggio terribile della storia italiana e bellunese

Italo Foschi

È l’ennesima vergogna nazionale: il 6 maggio a Roma è stato emesso in pompa magna al Ministero delle Imprese e del Made in Italy un francobollo commemorativo (e parliamo di anniversari “importanti”: si tratta del 140° anniversario – una data molto farlocca… ) dalla nascita di Italo Foschi, ufficialmente ricordato come primo presidente della Roma calcistica, ma in realtà esponente di spicco del fascismo, dalle origini fino all’ultimo giorno.

A Belluno e in tutto il Nord Est (il confine orientale tanto caro ai vecchi missini) è tristemente noto perché fu il Prefetto fascista prima a Pola nel 1931-33 dove la sua feroce repressione della minoranza slava lo portò addirittura allo scontro aperto con il Vescovo di Trieste Luigi Fogar, ben consapevole dei delicati equilibri linguistici ed etnici della Venezia Giulia, poi a Treviso e a Trento, mentre dopo la sua adesione alla RSI, come ultimo prefetto italiano (dopo di lui gli successe il gauleiter del Tirolo, il tristemente noto Franz Hofer) fu il protagonista del cruciale settembre-novembre 1943 dell’occupazione nazista e del sanguinoso regalo che Mussolini fece a Hitler, cedendogli la sovranità sulle tre province italiane di Belluno Trento e Bolzano che dopo vent’anni di indottrinamento nazionalista non furono più italiane ma tedesche (ai ragazzi bellunesi arrivò la “cartolina” della Wehrmacht, non più quella dell’Esercito italiano) e che fino al 1945 divennero la nuova regione nazista denominata Alpenvorland. Per la sua volontà di riorganizzare il partito fascista nel Bellunese riuscì ad essere malvisto perfino dai nuovi padroni nazisti con cui comunque collaborò zelantemente nella schedatura degli ebrei, indispensabile per le deportazioni nei campi di sterminio.

Grazie alla sua foga come manganellatore agli ordini di Farinacci, Italo Foschi era stato il primo federale di Roma nel 1923, quando organizzò tra le altre la spedizione squadrista contro la casa dell’ex presidente del consiglio Francesco Saverio Nitti
Una figura tragica e molto poco degna della storia italiana, bellunese e di tutto il Nord Est, uno degli artefici delle tensioni col mondo slavo sfociate nel dramma delle foibe e protagonista durante l’occupazione nazista di tante terre italiane, provincia di Belluno compresa.
La scelta di dedicargli un francobollo dimostra o la grave ignoranza o la pericolosità di chi ci governa. O più probabilmente entrambe.

I gruppi consiliari di

Insieme per Belluno Bene Comune
Partito Democratico
In movimento
Belluno D+
Valore Comune

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