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lunedì, Luglio 1, 2024
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Rapina e tentata estorsione. Misura cautelare per un bulletto 19enne

Nella serata di martedì scorso, la Squadra Mobile di Belluno ha dato esecuzione a un’ordinanza cautelare coercitiva emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Belluno, su richiesta della locale Procura della Repubblica a carico di M.M. 19enne, immigrato di 2a generazione.
A seguito di indagine effettuata dai poliziotti della 3^ sezione della Squadra Mobile, l’indagato è ritenuto responsabile dei reati di rapina e tentata estorsione in quanto, il 2 maggio scorso, per procurarsi un ingiusto profitto, dopo aver accerchiato in concorso con altri coetanei un giovane sedicenne nello spiazzo antistante l’atrio della stazione ferroviaria di Belluno, impedendogli fisicamente di allontanarsi, spingendolo a forza verso i locali bagni, lo costringeva con minacce di percosse a sfilarsi le scarpe che indossava e a consegnargliele. Il malcapitato era stato costretto a tornare a casa scalzo seppur in una giornata di pioggia.
Nei giorni successivi M.M. continuava con il proprio comportamento vessatorio nei confronti della vittima: la contattava via WhatsApp, intimandola di consegnare 50€, inventando falsamente che la persona offesa glieli avesse sottratti in precedenza. L’indagato paventava azioni ritorsive, finalizzate alla restituzione della somma, tentando di costringere la vittima a rincontrarlo per consegnargli i soldi. All’incontro si presentavano però i poliziotti che accompagnavano in Questura il soggetto segnalandolo all’Autorità Giudiziaria.
Le investigazioni permettevano di ricostruire la vicenda, sottolineando le responsabilità e la pericolosità dell’autore, nei cui confronti veniva emesso il provvedimento cautelare da parte del GIP.

 

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