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Ponte di Levego in via Meassa, e via Medil. Il sindaco risponde alle interrogazioni

Belluno, 28 giugno 2024 – Il sindaco Oscar De Pellegrin ha risposto oggi in consiglio comunale all’interrogazione: “Quale prospettiva per il ponte di Levego in via Meassa?” dei consiglieri del gruppo di opposizione Valore Comune, Mirco Costa, Riccardo Samaria e Giuseppe Vignato, per chiedere chiarimenti in merito alla sistemazione del ponte sul Reggiù e alla sua possibile apertura.

“E’ stato affidato un incarico professionale per l’effettuazione delle prove geofisiche dei terreni e dei materiali del ponte e per conseguire indicazioni progettuali finalizzate all’eventuale consolidamento strutturale secondo gli scenari prospettati.
E’ anche stato predisposto un progetto definitivo – esecutivo per il recupero del manufatto esistente, nell’importo totale di 210 mila euro ai prezzi del 2019, con l’obiettivo di ripristinare le prestazioni statiche originarie, quindi con l’utilizzo a carico limitato”.

Il divieto di passaggio per il ponte sul Reggiù era scattato nel 2018 in seguito ad un’ispezione periodica durante la quale erano emersi evidenti dissesti strutturali. Alla chiusura era seguita un’informativa (n.3611/2018) con alcune ipotesi di intervento, secondo i prezzi del tempo. Le azioni allora ritenute necessarie erano: ripristino dell’integrità strutturale originaria del manufatto, risanamento con adeguamento ai carichi stradali verticali previsti dalla normativa vigente e ricostruzione di un nuovo impalcato secondo la normativa vigente.

“In quanto alle richieste di finanziamento – prosegue il Primo Cittadino nella sua risposta all’interrogazione -, nel 2022 era stata inoltrata domanda di contributo e l’intervento, insieme ad altri, era stato ammesso in graduatoria ma non finanziato. La richiesta è stata ripetuta nel 2023 ma ugualmente all’opera non è stato accordato il finanziamento; in quell’occasione si sono ottenuti, di contro, i fondi per l’intervento alle frane di via San Francesco e di Borgo Prà”.

“Mi permetto infine di segnalare che oggi come oggi, essendo il prezzo dell’acciaio salito alle stelle, il budget di 210 mila euro previsto nel 2019 andrà ritarato e si prevede una cifra di molto superiore”, conclude il Sindaco.

 

“Via Medil: a che punto siamo?”

Ecco di seguito la risposta del Sindaco Oscar De Pellegrin all’interrogazione “Via Medil: a che punto siamo?”, presentata dalla consigliera del Partito Democratico Maria Teresa Cassol per chiedere informazioni in merito alla praticabilità e all’eventuale sistemazione della strada interessata dallo smottamento.
“E’ stata richiesta una valutazione geologica e geosismica dell’area in cui si è verificata la frana, con rilievo del sito mediante drone. E’ stata consegnata una prima valutazione dopo il rilievo topografico di dettaglio della zona e sono stati suggeriti da parte del geologo alcuni interventi di consolidamento della frana come la posa di gabbioni e il soil mailing”, così il Sindaco di Belluno Oscar De Pellegrin nella risposta all’interrogazione rivolta dalla consigliera Cassol.

In quanto all’avvio dell’opera, il Primo Cittadino spiega come i lavori siano legati all’ottenimento di un contributo e illustra l’iter finora seguito dall’Amministrazione. Con nota del 24.11.2024, infatti, il Comune ha invitato apposita segnalazione visto il D.P.G.R. 100/2023 – “Eccezionali avversità atmosferiche verificatesi da lunedì 30 ottobre a domenica 5 novembre 2023 in modo diffuso sull’intero territorio regionale e con particolare intensità nella fascia pedemontana, nel Bellunese e lungo il litorale veneto. Dichiarazione dello stato di emergenza regionale a seguito delle criticità riscontrate” e ha dato avvio alla procedura di censimento dei danni segnalando, oltre alle frane in località La Grava e Val Medon, per l’appunto lo smottamento di via Medil stimando in 100 mila euro il costo per l’intervento del ripristino in sicurezza della viabilità.

“Per quanto riguarda i lavori – conclude il Sindaco -, si potrà dare avvio alla progettazione ed esecuzione quando saranno stanziati i fondi richiesti. A tal fine sono stati avviati contatti anche con BIM GSP e con il Consiglio di Bacino, avendo la frana interessato la zona di tutela assoluta delle sorgenti sottostanti”.

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