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mercoledì, Luglio 3, 2024
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Siamo proprio in Italia

Angelo Paganin

Prima si stabilisce un termine perentorio per la nomina di un responsabile fondamentale per tutte le società ed associazioni sportive pena la esclusione dall’affiliazione alla propria Federazione. A due giorni dalla scadenza arriva la proroga.

Entro il 1 di luglio tutte le società sportive dovevano infatti nominare il Responsabile “Safeguarding Officer”” (ovviamente non si è pensato di trovare una definizione italiana). Una figura calata dall’alto (sono d’accordo però che sia indispensabile averla), partendo dal Coni e poi giù giù alle società e associazioni sportive passando per tutte le federazioni. Senza aver prima pensato di formare compiutamente le società e le eventuali figure preposte ad assumere questo ruolo delicato e di responsabilità.

Il responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni sui tesserati deve garantire la protezione dell’integrità fisica e morale degli sportivi, ovvero contrastare l’abuso psicologico, fisico e sessuale, la molestia sessuale, la negligenza e l’incuria, l’abuso di matrice religiosa, il bullismo, il nonnismo e cyberbullismo e tutti i comportamenti discriminatori.

Vengono organizzate in questi mesi frenetici ore ed ore di riunioni ed incontri online o in presenza per cercare di capire chi, come, quanto…, inoltre si raccomanda che deve essere figura competente e con esperienza, indipendente, esterna e libera da ogni rapporto con la società. Quindi è partita la corsa ad avvocati, psicologi, esperti nella gestione delle risorse umane o semplicemente persone disponibili. E si sono attivati studi di consulenza e quant’altro per “offrire” i loro servizi.

Esperienza nessuna, costi da inventare per la figura e per produrre il MOCAS – Modello organizzativo e di controllo per le attività sportive oltre che il Codice di Condotta.

Una giungla, nella quale muoversi velocemente per non rischiare la cancellazione dalla propria federazione.

La nostra società si è mossa per tempo, come con solerzia hanno fatto tante altre associazioni e società sportive, individuando la persona con le caratteristiche e le competenze ritenute idonee. Abbiamo effettuato in data odierna la comunicazione del nominativo alla nostra federazione (FIN) e allo CSEN (ente di promozione sportiva a cui siamo affiliati). Il tutto come richiesto e per ottemperare a quanto richiesto entro il tempo perentorio dato.

Come era da immaginarsi, all’ultimo momento (due giorni prima della scadenza), ecco la proroga. Di sei mesi!

Siamo proprio in Italia.

Angelo Paganin – presidente Ondablu Soc. Coop. Sport. Dilett. S.Giustina

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