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domenica, Luglio 7, 2024
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Diga Vanoi. Padrin: “Non si deve fare, la provincia resta ferma su quanto deliberato a maggio”

«La posizione della Provincia sulla diga del Vanoi non cambia: per noi – e soprattutto per il territorio – non si deve fare». Lo dice il presidente della Provincia di Belluno, all’indomani dell’avvio delle procedure per il dibattito pubblico con cui il Consorzio di bonifica Brenta ha chiesto di comunicare l’interesse a partecipare ed eventuali osservazioni preliminari.

Anche a Palazzo Piloni infatti è arrivata la richiesta di prendere parte al dibattito pubblico sullo studio di fattibilità delle alternative progettuali. E al momento gli uffici del settore Acque e Ambiente stanno lavorando per predisporre un impianto di osservazioni tecniche da presentare.

«L’amministrazione provinciale si è espressa in due differenti occasioni per la contrarietà all’opera» sottolinea il presidente Padrin. «La prima nell’ottobre 2023, con una delibera di consiglio che sollevava diversi punti di contrarietà e anche di dubbio rispetto alle conseguenze di una tale opera per le zone che ne verrebbero coinvolte. La seconda il 10 maggio scorso, quando anche il nuovo consiglio provinciale ha ribadito all’unanimità il no, aggiungendo nuove considerazioni per motivare la contrarietà. Se servirà, ribadiremo un’altra volta ancora la contrarietà a questo progetto, così come formulato. Anche in considerazione del fatto che non riteniamo sia indispensabile per contrastare la siccità, se prima non si interviene sull’efficientamento dei sistemi di irrigazione. La montagna non è mai stata gelosa della sua acqua, anche se credo che servirebbe più rispetto per le risorse delle terre alte. Ma di certo ritiene fondamentale che la sua voce venga ascoltata. E la voce della montagna, compresa quella di Trento che si è espressa sul Vanoi per un secco no, è contraria a quest’opera».

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